Ford Non ho mai pensato molto a Orson Naples. È un tipo carino che ho visto qualche volta in giro per la città, ma un giorno è sparito all’improvviso ed è riapparso solo qualche anno dopo. Nessuno sa dove sia stato o cosa abbia fatto. Tutto ciò che questa città pettegola sa è che è vedovo, è il proprietario del negozio di fiori ed è amico di quel gruppo di divorziati che frequentano sempre il Killer Brew. Un giorno, però, sono entrato nel suo negozio di fiori e sono passato dal pensare di rado a lui al non riuscire a smettere. C’è una sorta di inquietudine in lui e muoio dalla voglia di avere risposte. E i suoi occhi si soffermano su di me un po’ troppo a lungo per essere quelli di un uomo etero… Orson Ford Thomas è una peste. Delizioso, certo. Tentatore. Ma sono troppo vecchio per i giochi. Quelli a cui mi sono dedicato in passato hanno sempre portato guai ed è per questo che ho giurato di fermarmi e vivere una vita tranquilla. Così, quando Ford entra nel mio negozio con la sua energia incontrollata, le sue battute maliziose e un paio di pesanti stivali da lavoro, so che dovrei accompagnarlo alla porta. Non ho bisogno di divertimento. Non ho bisogno di esperienze. Soprattutto quando queste esperienze mi fanno mettere in discussione tutto quello che credevo di sapere su me stesso.
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